Proverbi 8,22-31 Il Signore mi ha creato come inizio
La sapienza “c’era già”,  niente al mondo è più grande di lei e lei vigila contro ideologie e barbarie, contro elementi minori che insidiano l’uomo. L’uomo è stato benedetto prima della fondazione del mondo e noi quindi siamo più importanti di tutto. La creazione è un grande orizzonte nel quale si compie la nostra vita e la vita d’amore di Dio in noi. Tutto è stato fatto in funzione di questo. Noi valiamo più di tutti gli elementi del mondo perché fin dall’inizio in Cristo eravamo davanti a Dio. Idoli ed altro sono tutte cose minori.La Sapienza è stata creata ed è creatrice: la sua creazione è separare dalla morte e dare la vita. E’ il collegamento fra terra e cielo tramite una presenza costruttrice.

Sir 25,12: Il timore del Signore è inizio di amore per lui, la fede è inizio di adesione a lui.
Mc 10,6: Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina.

Romani 5,1-5 Noi siamo in pace con Dio
Questa “pace con Dio” (alla lettera: “pace verso Dio”) è una strada aperta, un muro rimosso, un accesso: “per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo”. Tutto deve incessantemente stupirci e sorprenderci, come qualcosa che non ci appartiene e che ci è dato! Questa è la condizione che si rivela come “speranza nella gloria di Dio” (v.2). La speranza rende anche “le tribolazioni” motivo di vanto. Proprio le tribolazioni, che per le sapienze mondane sono il naufragio della speranza, per il credente sono l’ambito nel quale e dal quale egli spera! La speranza diventa così la celebrazione e il linguaggio della fede. Là dove cadono i giudizi e le esperienze positive, là dove si fa più profondo il gemito della storia sia personale che collettiva, là si celebra la speranza cristiana come forza che sostiene la storia.

Ger 6,14: Curano alla leggera la ferita del mio popolo, dicendo: “Pace, pace!”, ma pace non c’è.
Ef 2,17: Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,  e pace a coloro che erano vicini. 

Giovanni 16,12-15 Lo Spirito della verità vi guiderà alla verità
Nel vangelo di Giovanni Gesù dice ai suoi discepoli che tutto ciò che è del Padre è Suo e che lo Spirito annuncerà ogni cosa. Ecco l’espressione più bella per proclamare il mistero della trinità. ogni persona divina esce da sé e si dona interamente alle altre, in una perfetta comunione dona vita alle altre e riceve vita dalle altre. Il Padre, il Figlio e lo Spirito si armonizzano e si fondono in un processo eterno di vita, che si traduce in un’esplosione di donazione e di amore. Credere nella Trinità significa riconoscere che la vita sta nella comunione e non nell’esclusione, perché Dio non è solitudine, ma comunione. Per questo ogni comunità cristiana diventa unità armonizzando le diversità, ascolta ogni grido, accoglie ogni figlio, libera ogni povero. Lo Spirito che ci “guiderà a tutta la verità” (v.13). in un delizioso viaggio senza fine.

Ger 9,4: Ognuno si beffa del suo prossimo, nessuno dice la verità.
Gv 6,47: In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.

 

Per il confronto personale o in gruppo

  • Come è Dio Sapienza?
  • A cosa ti orienta la speranza cristiana?
  • Ti senti portatore di verità o guida verso la stessa?