EPIFANIA DEL SIGNORE (ANNO B)

Isaia 60,1-6 La gloria del Signore brilla su di te

Nonostante la sua apparente sconfitta, Dio è il vincitore, e ciò apparirà chiaramente alla fine della storia. Allora Dio creerà un mondo nuovo, nel quale prevarranno la giustizia e la pace. Di ciò beneficeranno tutte le nazioni della terra: il progetto di Dio infatti è universalistico e riguarda tutto l’uomo e tutti gli uomini. Questa riflessione doveva essere particolarmente significativa in un periodo in cui le forze del particolarismo erano sempre in agguato. La luce che un giorno brillerà nella città santa deve essere anticipata mediante un’esistenza conforme alla volontà di Dio. La venuta delle nazioni non rappresenta un privilegio di cui ci si possa vantare, ma piuttosto fa parte di una visione del mondo che deve essere tenuta desta anche a costo di grossi sacrifici, sapendo che essa un giorno sarà destinata a prevalere.

 

Efesini 3,2-3.5-6 Partecipi della promessa per mezzo del Vangelo

Solo eliminando le divisioni è possibile trovare una pace vera, è importante il superamento della divisione tra giudei e gentili, questo riveste un significato simbolico rispetto a tutte le barriere che dividono l’umanità. La chiesa, in quanto corpo di Cristo, è il luogo in cui questo incontro si realizza in vista del compimento definitivo che avrà luogo in un futuro indeterminato. La novità di questo annunzio non consiste quindi nella manifestazione di qualcosa di intellettualmente sconosciuto, ma in un’irruzione potente della grazia di Dio in Cristo, a cui Paolo ha dato una risonanza universale.

 Matteo 2,1-12 Alcuni magi giunsero da oriente

In queste persone che vengono dall’Oriente c’è la rottura con un mondo che si era adagiato nei suoi re, nella sua vicenda politica e religiosa. C’è una presenza che destabilizza, perché è una presenza che inquieta per la domanda che pone: “dov’è il re dei Giudei che è nato?”. Da parte di queste persone non ci sono mire egemoniche; c’è semplicemente l’invito che ci viene rivolto di chiederci chi è questo bambino. La pagina dei Magi è missionaria, una solenne dichiarazione di universalismo. Il popolo di Dio ha sempre vissuto una difficile tensione tra universalismo ed elezione. La soluzione non sta nel negare l’elezione, ma nel comprenderla come servizio. Il nostro episodio richiama la conclusione dell’intero vangelo: “Andate dunque, istruite tutte le genti…” (28,18).

Offrirono

L’oro designa la sapienza, come attesta Salomone: un tesoro prezioso sta sulla bocca del sapiente (Pv 21,20). Con l’incenso che viene bruciato in onore di Dio, si esprime la virtù dell’orazione, come attesta il salmista: la mia preghiera si diriga al tuo cospetto, come incenso (Sal 141,2). Con la mirra è simboleggiata la mortificazione della nostra carne, e per questo la santa Chiesa dice dei suoi fedeli che lottano sino alla morte: le mie mani stillarono mirra (Ct 5,5).

Gn 41,8: Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell’Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno, ma nessuno sapeva interpretarlo al faraone.

Nm 14,39: Mosè riferì quelle parole a tutti gli Israeliti e il popolo ne fu molto afflitto.

1Re 17,18: Allora lei disse a Elia: “Che cosa c’è tra me e te, o uomo di Dio? Sei venuto da me per rinnovare il ricordo della mia colpa e per far morire mio figlio?”.

Gb 38,32: Puoi tu far spuntare a suo tempo le costellazioni o guidare l’Orsa insieme con i suoi figli?

Sal 2,6: “Io stesso ho stabilito il mio sovrano sul Sion, mia santa montagna”.

Sal 25,12: C’è un uomo che teme il Signore? Gli indicherà la via da scegliere.

Sal 45,11: Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;

Sal 95,6: Entrate, prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.

Prv 8,17: Io amo coloro che mi amano e quelli che mi cercano mi trovano.

 

Per il confronto personale o in gruppo

  • Che luce porta in te il Signore?
  • Il Vangelo che spazio ha in te?
  • La missione cosa sollecita nel tuo essere cristiano?
  • Rinaldo Paganelli