XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Is 56, 1.6-7 Praticate la giustizia

Mediante la creazione Dio ha messo la salvezza a disposizione di tutti. Dopo la caduta di Adamo questa non è stata abbandonata da Dio, il quale al contrario le è rimasto vicino nonostante il peccato, che rappresenta la parte oscura dell’umanità di tutti i tempi. La salvezza non è un bene che un giorno Dio darà a tutti i popoli, ma è già presente e disponibile per tutti. Il popolo di Israele, come d’altronde la chiesa, non può ritenersi l’unico depositario di una salvezza che attraverso di esso si riversa su tutti, ma deve considerarsi come un testimone che tiene vivo nel seno dell’umanità il pensiero di Dio e di una salvezza che tutti possono acquistare, non in un altra vita ma in questo mondo.

Romani 11,13-15.29-32 I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili

A “nemici” non si contrappone “amici”, ma “amati”. Paolo vuole evidenziare non una “conversione” di Israele, ma la “risposta” di Dio. All’ inimicizia verso i pagani Dio risponde con la sua fedeltà all’amore per loro. Per parte loro, i “pagani”, come un tempo sono stati “disobbedienti”, ora hanno ricevuto da Dio “misericordia”. I pagani non sono diventati “obbedienti”, ma è Dio che ha risposto allo loro disobbedienza con la sua misericordia. E gli ebrei, che ora sono diventati “disobbedienti” a motivo della misericordia di Dio verso i pagani, proprio per questa loro disobbedienza, otterranno misericordia. “Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti”. Questa Parola è criterio di giudizio sulla storia personale e di tutti.

Matteo 15, 21-28 Signore aiutami

La donna cananea riesce ad ottenere la guarigione per sua figlia con l’umiltà. Senza pretendere ed esigere niente. Si mette davanti al Signore dicendo: Signore, hai ragione, io non ho diritto né pretendo niente; lo so che la guarigione per mia figlia sarebbe in tutti i modi un regalo. Ti dico solo che ne ho un grande bisogno e che non ne posso fare a meno. Mi metto davanti a te nell’atteggiamento del mendicante che attende la misericordia di Dio. È proprio questo atteggiamento che spinge Gesù ad aprire la salvezza ai pagani: “Davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri”.

Aiutami

Quando ci mettiamo a pregare, dobbiamo essere vigilanti e completamente intenti alle preghiere con tutto il cuore. Deve essere lontano da noi ogni pensiero mondano Siamo esortati a non pensare ad altro che al Signore. Si chiude il cuore all’avversario e lo si apre solo a Dio. Il cristiano, anche quando con gli occhi dorme, dovrebbe vegliare col cuore, così come, nel Cantico, sta scritto di colei che parla quale figura della Chiesa: Io dormo, ma il mio cuore veglia (Ct 5,2).

Sal 4,2: Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia! Nell’angoscia mi hai dato sollievo; pietà di me, ascolta la mia preghiera.
Is 33,2: Pietà di noi, Signore, in te speriamo; sii il nostro braccio ogni mattina, nostra salvezza nel tempo dell’angoscia.
Mt 9,27: Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano gridando: “Figlio di Davide, abbi pietà di noi”.
Mt 18,33: Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
Mt 20,30: Ed ecco due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava Gesù, gridarono dicendo: “Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!”.
Mc 10,47-48: Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”.
Lc 17,12-13: Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza, e dissero ad alta voce: “Gesù maestro, abbi pietà di noi!”.

Per il confronto personale o in gruppo
  • In che cosa consiste praticare la giustizia?
  • Sai individuare qualche dono che Dio ti ha fatto?
  • Ti capita di chiedere aiuto al Signore?
P. Rinaldo Paganelli