Is 11,1-10 giudicherà con giustizia
Nella proposta di Isaia c’è l’attesa di una realtà che si manifesta mediante rapporti nuovi tra gli uomini, alla base dei quali c’è la giustizia. Non è quindi una realtà imposta con la forza, ma un diverso modo di vivere che scaturisce da un rinnovamento interiore di cui Dio è artefice mediante il re da lui inviato. La pace tra gli uomini determina una riconciliazione degli animali fra loro e con l’uomo e con l’universo inanimato. Il mondo torna così ad essere quel paradiso terrestre in cui l’uomo era stato posto al momento della creazione. Ciò che nella Genesi era messo all’inizio, diventa ora la meta verso la quale Dio conduce l’umanità.
Rm 15,4-9 Abbiate gli stessi sentimenti di Cristo
L’intervento di Paolo nelle discussioni che agitano i cristiani di Roma è teso ad evitare che l’estremismo dei forti abbia come effetto la loro emarginazione in seno alla comunità, e di riflesso la chiusura di quest’ultima su posizioni eccessivamente conservatrici. Se ciò fosse avvenuto sarebbe diventata più difficile l’adesione dei gentili al movimento cristiano ed egli stesso non avrebbe potuto forse ricevere quell’appoggio di cui aveva bisogno per affrontare l’evangelizzazione.Per mettersi in questa lunghezza d’onda, i cristiani devono prendere esempio da Gesù, che ha accolto giudei e gentili, imparando anch’essi ad accettarsi gli uni gli altri.
Mt 3,1-12 Fate frutti degni di conversione
L’invito alla conversione, e il rimprovero con cui Giovanni si rivolge ai farisei e ai sadducei è reso possibile dalla assoluta coerenza con la quale egli vive e parla. Quanto più la nostra vita è conforme all’attesa imminente del Figlio dell’uomo, tanto più la nostra parola sarà una parola profetica; ma lo sarà a condizione che la nostra vita sia sobria e che l’annuncio venga fatto a partire da una condizione diametralmente opposta a quella di coloro a cui ci rivolgiamo. Per cui, di fronte al potere ci si sta da servi, di fronte alla ricchezza ci si sta da poveri. Solo così la nostra parola e la nostra azione, come quelle di Giovanni, saranno efficaci e diventeranno per noi motivo di conversione.
Convertitevi
Non ci piace essere il materiale di scarto del Signore. Strane sensazioni di rispetto e timore si mescolano: paura del ventilabro, paura del fuoco inestinguibile (Mt 3,12), paura della scure (Mt 3,10). Eppure fermarsi alla paura sarebbe una posizione troppo comoda; vedere come irraggiungibile la meta è utile solo a chi cerca scuse per non intraprendere il cammino. Per convertirsi ognuno parte da quel poco che può, ma con la speranza di arrivare a compiere ciò di cui nemmeno ci si penserebbe capaci. La conversione è il movimento dell’uomo, la salvezza è il moto di Dio.
Ger 3,6-7: “Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. E io pensavo: Dopo che avrà fatto tutto questo tornerà a me, ma essa non è ritornata”.
Os 14,2: Torna dunque, Israele, al Signore tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Zc 1,1-2: Fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria: “Il Signore si è molto sdegnato contro i vostri padri. Tu dunque riferirai loro: Così dice il Signore degli eserciti: Tornate a me e io tornerò a voi”.
At 2,38: E Pietro disse loro: “Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo”.
Per il confronto personale o in gruppo:
- Guardi con fiducia a quello che c’è in te, nel mondo?
- Sai essere rispettoso delle opinioni degli altri?
- Per cambiare sei capace di partire dal poco che puoi?