2 Samuele 12,7-10.23 Il Signore ha rimosso il tuo peccato
Il peccato di Davide non si pone sul piano rituale o su quello politico, ma su quello morale. L’ingiustizia compiuta nei confronti di un suddito non lascia indifferente il Dio che protegge i poveri e gli oppressi. Il racconto di Natan mette in luce precisamente il rifiuto divino nei confronti dell’arbitrio e dello sfruttamento esercitato dalle classi dominanti nei confronti dei poveri. Per la Bibbia, sebbene siano diversi i ruoli dei ceti sociali, tutti sono uguali di fronte a Dio. Siccome Davide si pente, Dio lo perdona e gli evita il male estremo. Tuttavia non gli risparmia le conseguenze dei crimini commessi. Anche il pentimento più sincero non può impedire che il male fatto produca i suoi effetti dolorosi.

Is 14,25: Sarà abbattuto l’orgoglio dell’Assiria e rimosso lo scettro d’Egitto.
At 13,22: E, dopo averlo rimosso, suscitò per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: “Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore.

Galati 2,16.19-21 Sono stato crocifisso con Cristo
Siamo noi, sia ebrei sia pagani, i colpevoli dei nostri peccati, perché riedifichiamo quello che abbiamo demolito, e cioè la nostra vecchia condizione di schiavi del peccato: facendo così, ci denunciamo come “trasgressori”, cioè appunto come riedificatori di una vecchia condizione che la fede di Gesù ha distrutto. Quando pecchiamo, ritorniamo all’uomo vecchio. “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. Sono parole che conviene imparare a memoria, per poterle rendere presenti in noi e da noi, sempre. Rinunciando rigorosamente a pensare che a salvarli siano le opere della legge che hanno custodito per il bene di tutta l’umanità, essi ora ancora una volta sostengono la via della salvezza dell’intera umanità, di tutti i popoli pagani, mostrando per primi in se stessi che solo la fede può salvare.

Rm 6,6: Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui
Mt 28,5: L’angelo disse alle donne: “Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso.

Luca 7,36-8,3 Chi è costui che perdona i peccati?
L’incontro di Gesù con il fariseo e la peccatrice è un segno forte di come il Signore fa grazia non al creditore, ma al debitore, a chi umilmente sa che solo può stare ai suoi piedi e invocare il perdono. Si tratta di due modi di intrecciare una relazione con lui. Simone il fariseo che si crede perfetto osservante, pensa di comprare la benevolenza di Gesù; la peccatrice, di cui neanche si dice il nome, va a Lui con la consapevolezza di non potergli stare dinanzi…da dietro con le lacrime gli bagna i piedi e con i capelli li asciuga. Gesù non si sottrare ai gesti della donna e lei, in silenzio offre tutto ciò che ha e tutto ciò che è, senza parole, ma con gesti semplici, ed è questo dono di sé che sconfigge il peccato e ridona vita. La fede della donna è concreta e piena di tenerezza e di abbandono, per questo solo a lei è rivolta l’ultima parola: “va la tua fede ti ha salvata”.

Gen 50,17 Direte a Giuseppe: Perdona il delitto dei tuoi fratelli e il loro peccato, perché ti hanno fatto del male!
Lc 7,47: Invece colui al quale si perdona poco, ama poco.

 

Per il confronto personale o in gruppo:

  • Quando hai sentito in te la forza del perdono?
  • Come vivo il mio essere salvato?
  • Senti che il peccato può essere vinto?